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Verso un Nuovo Sistema di Controllo per il Terzo Settore: Le Novità del Decreto in Arrivo

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è al lavoro su un nuovo decreto ministeriale che ridefinirà il sistema dei controlli sugli Enti del Terzo Settore (ETS), rafforzando la trasparenza, la legalità e la qualità delle attività di volontariato, promozione sociale e impresa sociale in Italia.

Un quadro di riferimento ancora incompleto

Con l’entrata in vigore della Riforma del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017), molte norme sono diventate operative, ma il sistema di controllo sugli enti iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) è rimasto finora parzialmente definito. Il nuovo Decreto sui Controlli, attualmente in fase di elaborazione, rappresenta dunque una tappa fondamentale per il completamento della riforma.

Chi controllerà chi: le nuove responsabilità

Secondo le anticipazioni, il decreto andrà a:

  • Definire con precisione le funzioni di controllo e vigilanza in capo agli Uffici del RUNTS (regionali e provinciali), sia in fase di iscrizione che durante l’attività ordinaria;
  • Rafforzare il ruolo delle Reti Associative Nazionali e dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) come soggetti collaborativi nel monitoraggio degli ETS;
  • Istituire un sistema di controlli ex post, differenziato per tipologia di ente e rischi associati, orientato alla proporzionalità e alla prevenzione, non solo alla sanzione.

Una piattaforma informatica per semplificare

Il Capo Dipartimento delle Politiche Sociali, Alessandro Lombardi, ha dichiarato che il decreto prevederà l’attivazione di una piattaforma informatica dedicata, in grado di connettere uffici pubblici, reti associative e operatori, semplificando l’accesso ai dati e riducendo la burocrazia.

“L’obiettivo – ha spiegato Lombardi – è costruire un sistema che sia trasparente, uniforme su tutto il territorio nazionale e realmente al servizio della crescita del Terzo Settore.”

Le sfide aperte: risorse e competenze

Nonostante l’entusiasmo per la semplificazione annunciata, il decreto solleva interrogativi sulle risorse umane e finanziarie disponibili per attuare i controlli, soprattutto nei piccoli comuni e negli enti locali che già oggi faticano a gestire i carichi del RUNTS. Un altro tema caldo sarà la formazione del personale addetto e la definizione dei criteri oggettivi di valutazione, affinché i controlli siano coerenti, tempestivi e rispettosi delle specificità degli ETS.

Cosa cambia per gli ETS?

In attesa della versione definitiva del decreto, possiamo anticipare alcuni effetti pratici attesi:

  • Maggiore chiarezza sulle responsabilità amministrative degli enti iscritti al RUNTS;
  • Possibili richieste di documentazione periodica standardizzata (statuti, bilanci, relazioni di attività);
  • Incentivi a una gestione trasparente e digitale della vita associativa;
  • Un sistema che favorirà gli enti più strutturati, ma che potrebbe mettere in difficoltà le organizzazioni più piccole o poco digitalizzate, se non adeguatamente supportate.

Un’opportunità per il Terzo Settore

Se ben implementato, il decreto potrà diventare una leva positiva per la qualità e la credibilità del Terzo Settore italiano. Potrà favorire la fiducia dei cittadini, dei donatori e delle istituzioni, tutelando chi opera con serietà e penalizzando chi non rispetta le regole.


Cosa fa IDEA EUROPA

Nell’ambito del programma IDEALE – Idee e Diritti per l’Europa del Sociale – Idea Europa si impegna a:

  • Informare tempestivamente gli ETS sulle evoluzioni normative;
  • Offrire percorsi di formazione dedicati alla governance e alla compliance legale;
  • Accompagnare le organizzazioni nella digitalizzazione e nella rendicontazione;
  • Sostenere le reti di Terzo Settore nel cogliere le opportunità della riforma.

📬 Se rappresenti un ente del Terzo Settore e vuoi prepararti al nuovo sistema di controlli, contattaci a info@ideaeuropa.it. Ti aiuteremo a essere pronto e a trasformare questo cambiamento in una possibilità di crescita.

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