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Il suo ruolo è di far crescere le aziende e le amministrazioni pubbliche che decidono di si affidarsi alle sue qualità, per captare i fondi europei e destinarli ai progetti più svariati.
Cercare soldi europei e scrivere un progetto è diventato un mestiere e un’opportunità lavorativa. Per accedere ai bandi di Horizon 2020, pacchetto comunitario da 80 miliardi per la ricerca e l’innovazione, o ai 14,7 di Erasmus Plus, gli enti pubblici, le aziende e le associazioni cercano l’europrogettista, esperto nei programmi europei non solo in grado di orientarsi nella giungla dei fondi diretti erogati dalla Commissione, o tra quelli indiretti, gestiti da autorità nazionali e regionali, ma anche di occuparsi dell’ideazione e stesura del progetto e della delicata fase di gestione e rendicontazione.
Aziende, associazioni, enti pubblici sono sempre alla ricerca di fonti di finanziamento per sostenere le proprie attività. Il ruolo del progettista europeo è di trovare il bando più coerente con l’esigenze del cliente, predisporre la domanda di finanziamento e presentare il progetto
Il progettista europeo è un professionista che gode di grande autonomia e può essere assunto da enti pubblici e privati, prestare consulenze esterne come freelance o crearsi una propria società.
E ci sono diverse forme di guadagno: Se il progettista assunto da un ente ha uno stipendio assimilabile a quello del lavoro dipendente, in media 1500/1800 euro mensili, i liberi professionisti invece, possono pattuire una quota con il datore di lavoro per la consulenza, oppure contrattare una percentuale, di norma tra il 3 e il 5 percento, sul finanziamento previsto dal bando. In questo caso i guadagni possono essere elevati, ma talvolta c’è il rischio di non percepire nulla qualora il progetto non venga approvato.
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